In Città…

IL MERCATO

Tutte le mattine nel centro storico cittadino, nella piazza Regina Margherita ha luogo il mercato tradizionale, sia stanziale che ambulante, con un rinomato e fiorente mercato del pesce , che si svolge all’interno di una esclusiva struttura muraria risalente al 1904.

IL GHETTO

Questo ex ghetto ebraico ospita un’infinità di bar, caffè e ristoranti. In passato, gli edifici di quest’area erano abitati prevalentemente dalla comunità ebrea e da pescatori provenienti da Napoli. L’antico borgo si sviluppa intorno a piazza Antonio Fratti, a due passi da Corso Centocelle e dall’ingresso del Porto di Varco Fortezza. La zona è senza ombra di dubbio una delle più vive della città e con i suoi molti ristoranti, locali, pub e pizzerie soprattutto durante il week-end funge da vera e propria calamita per la movida giovanile.

LA CATTEDRALE

Sulla piazza principale di Civitavecchia, appena prima di prendere Corso Marconi in direzione di Tarquinia, sorge la chiesa Cattedrale dedicata a San Francesco d’Assisi. La Cattedrale si presenta con le sue eleganti e solide strutture che documentano una singolare perizia tecnica. Dalla porta principale scende e si allarga una comoda gradinata che si stende a ventaglio per tutta la facciata. Sul piano superiore , su cui posa il timpano, essa è ornata da due grandi statue rappresentanti S. Francesco d’Assisi e S. Antonio da Padova.
Entrando, il tempio si presenta di bellissima forma, alto, lungo, ad una sola navata, guarnito ai lati da simmetriche cappelle incavate nello sfondo, intercalate da pilastri che con le loro basi e ricchi capitelli, sembrano reggere la maestosa volta reale che copre tutto l’ambiente.
Un arco trionfale divide l’ampio presbiterio dove sorge il grande altare in bellissimi marmi. Due colonne di grosso diametro, distaccate dal muro dell’abside, s’innalzano da terra maestosamente sorreggendo il bellissimo timpano su cui poggiano le statue della Giustizia e della Speranza, e sotto il quale, in una ricca cornice di stucco dorato, è il quadro dipinto a fresco da Antonio Nessi rappresentante San Francesco che nella Verna riceve le sacre Stimmate.
I quadri nelle cappelle non sono di grande valore, tranne quello della cappella di mezzo, a destra di chi entra, che è di grande pregio, esso rappresenta la Natività di Nostro Signore, si attribuisce alla scuola di Domenico Zampieri, detto il Domenichino.
Importanza storica hanno anche le campane della torre per essere state costruite col metallo di due cannoni regalati appositamente dal Pontefice.

PIAZZA LEANDRA

Nel cuore del borgo medioevale è posta Piazza Leandra, la più antica della città, con una bella e storica fontana al centro, così chiamata dal nome del leggendario Leandro, anziano uomo di mare promotore del ritorno della popolazione nella vecchia città (donde Civitavecchia), a suo tempo abbandonata a causa delle scorrerie delle flotte saracene, che costrinsero i cittadini a rifugiarsi nell’entroterra, a ridosso dei monti circostanti, dove avevano dato origine ad una nuova città, chiamata Leopoli. Incastonata tra due palazzi d’epoca, vi si affaccia la “Chiesa della Stella“ , una delle più antiche. La chiesa ospita la venerata immagine della Madonna delle Grazie ed è sede dal 1688 dell’Arciconfraternita del Gonfalone, istituita da San Bonaventura. Da qui, ogni anno, la sera del Venerdì Santo, esce la processione del Cristo Morto, importante e caratteristica manifestazione di culto religioso, che vede sfilare al seguito centinaia di penitenti incappucciati e scalzi che trascinano pesanti catene appese alle caviglie e con grosse croci di legno in spalla. Nei locali attigui della chiesa sono visibili i resti di strutture murarie sotterranee, venute alla luce a seguito di lavori di manutenzione della sacrestia. Da questa piazza si possono oltrepassare le mura medioevali attraverso il passaggio “Dell’Archetto”, la porta a monte dell’antica cinta risalente al IX secolo, che conduce alla attigua Piazza Aurelio Saffi, detta di San Giovanni, che dà il nome all’omonimo Quartiere e dalla quale si raggiunge la Chiesa della Morte (dell’Orazione e Morte), la più antica della città.

LA MARINA

E’ la finestra della città spalancata sul mare. E’ delimitata a Nord dal Forte Michelangelo, voluto da Papa Giulio II nel 1508 e disegnato dal Bramante che ne ha iniziato i lavori, poi proseguiti da Antonio da Sangallo ed ultimati da Michelangelo Buonarroti, che ne ha effettuato la consegna nel 1535 al Papa Paolo III.. Recentemente riqualificata e ristrutturata Attualmente è centro d’importanti avvenimenti culturali e sociali, anche di rilevanza nazionale. Il lato di lungomare che si estende a Sud della fortezza michelangiolesca include la Piscina Comunale di Largo Marco Galli (già Largo Caprera), verso Sud , sul Lungomare Thaon de Revel, si trovano lo Stabilimento balneare del Pirgo e l’accogliente porticciolo delle barche da piccolo diporto della Soc. Lega Navale. Il 15 del mese di Agosto, dopo la sua ristrutturazione, fa da cornice e palcoscenico alla tradizionale rievocazione storica dell’Assalto Saraceno alla città.

IL PIRGO

Il nome Pirgo derivante dal popolo di Pirgi che prima di Roma avevano dimorato nelle coste laziali, venne dato a uno dei due primi stabilimenti costruiti sul mare di Civitavecchia nella seconda metà dell’ottocento. Il complesso balneare impiantato su un isolotto, era formato da una piattaforma con pontili, rotonde ed edifici in stile chalet svizzero e ben presto divenne uno dei più belli e comodi d’Italia. Distrutto un paio di volte dalle mareggiate negli anni 97/98 è stato ricostruito con un progetto ambizioso che coinvolge anche il lungomare antistante e che restituisce in forma moderna lo stabilimento alla fruizione dei civitavecchiesi e ai turisti.